Cabergolina: usi, effetti collaterali, dosaggio e precauzioni
Insufficienza cardiaca, poiché in questa forma si sono spesso manifestati casi di fibrosi valvolare e pericardica. Se compaiono tali sintomi, la fibrosi valvolare (e pericardite costrittiva) deve essere pertanto esclusa. Poiché una gravidanza può subentrare prima del ripristino delle mestruazioni, si raccomanda un test di gravidanza almeno ogni 4 settimane durante il periodo dell’amenorrea e, una volta che le mestruazioni sono riprese, ogni volta che un periodo mestruale ritarda per più di 3 giorni. Le donne che desiderano evitare la gravidanza devono essere avvertite di usare metodi contraccettivi meccanici durante il trattamento con cabergolina e dopo la sospensione della cabergolina fino alla ricomparsa di anovulazione. Come misura precauzionale, le donne che rimangono incinta devono essere monitorate per rilevare i segni di ingrossamento dell’ipofosi in quanto durante la gestazione può verificarsi l’espansione di tumori ipofisari preesistenti. La valutazione circa l’efficacia e la sicurezza di cabergolina nei pazienti con malattie renali ed epatiche è limitata.
- Gli effetti indesiderati sono generalmente dose-dipendenti e possono essere attenuati riducendo gradualmente la dose.
- Non sono state osservate chiare indicazioni di incrementi nel tempo o variazioni significative da valori normali ad anomali nel gruppo complessivo di pazienti trattati con cabergolina.
- L’effetto di riduzione della prolattina è dose-dipendente; ha inizio entro 3 ore e persiste per 2-3 settimane.
- Dopo la somministrazione orale la cabergolina è assorbita rapidamente dal tratto gastrointestinale poiché le concentrazioni di picco nel plasma sono ottenute entro 0,5-4 ore.
Patologie del sistema nervoso
Allo scopo di ridurre il rischio di effetti indesiderati a livello gastrointestinale, si raccomanda di assumere cabergolina durante i pasti per tutte le indicazioni terapeutiche. È stato riscontrato che i metaboliti hanno una potenza minore rispetto a cabergolina per quanto concerne l’inibizione della secrezione della prolattina in-vitro. Si può prevedere che i sintomi del sovradosaggio siano quelli riconducibili alla sovrastimolazione dei recettori della dopamina, per esempio nausea, vomito, dolori gastrici, ipotensione posturale, confusione/psicosi o allucinazioni. Non sono disponibili informazioni circa l’interazione tra cabergolina e altri alcaloidi dell’ergot. Di conseguenza, l’uso concomitante di questi medicinali durante il trattamento a lungo termine con cabergolina è sconsigliato. I pazienti devono essere seguiti durante l’incremento della dose per determinare il dosaggio minimo in grado di produrre la risposta terapeutica.
6 Istruzioni per l’uso e la manipolazione
La cabergolina ripristina l’ovulazione e la fertilità nelle donne affette da ipogonadismo iperprolattinemico. Prima della somministrazione di cabergolina deve essere https://fakirfashion.com/rimobolan-primobolan-100-mg-bayer-un-analisi-5/ esclusa una possibile gravidanza. Cabergolina non deve essere somministrata alle madri con problemi di iperprolattinemia che hanno deciso di allattare al seno i loro bambini poiché previene la lattazione. Non si hanno informazioni sull’escrezione del principio attivo nel latte materno, ma nei ratti cabergolina e/o i suoi metaboliti vengono escreti nel latte. Di conseguenza non deve essere somministrata in concomitanza con medicinali che hanno un’attività antagonista della dopamina (quali fenotiazine, butirrofenoni, tioxanteni, metoclopramide) poiché questi possono ridurre l’effetto di abbassamento prolattinico della cabergolina.
In pazienti con insufficienza epatica grave (Classe Child-Pugh C) che ricevevano una singola dose da 1 mg è stato osservato un aumento dell’AUC, a confronto con volontari sani e con individui con insufficienza epatica meno grave. Se necessario si devono prendere provvedimenti di sostegno per rimuovere il medicinale non assorbito e per ristabilire la pressione sanguigna. Agonisti della dopamina possono essere associati ad episodi di attacchi di sonno improvvisi nei pazienti affetti da morbo di Parkinson. Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 Controindicazioni). La valvulopatia è stata associata all’impiego di dosi cumulative; pertanto, i pazienti devono essere trattati con la dose più bassa efficace.
Ipersensibilità al principio attivo, ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 o agli alcaloidi dell’ergot. Il flacone di vetro marrone è dotato di membrana di alluminio ermeticamente sigillata a prova di bambino e di un coperchio in polipropilene a prova di bambino. In studi su pazienti con il morbo di Parkinson non sono state osservate interazioni farmacocinetiche con L-dopa o selegilina. Devono essere prese in considerazione interazioni con altri medicinali che riducono la pressione sanguigna. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Una riduzione della dose/ sospensione graduale fino ad interruzione dovrebbero essere considerati se tali sintomi si sviluppano.